BERGESIO, VALLARDI, SBRANA, RUFA, ZULIANI - Al Ministro delle politiche agricole alimentari e forestali. -
Premesso che:
l'ondata di gelo che ha colpito il Paese ha avuto un impatto devastante per l'agricoltura;
in un contesto economico già problematico per l'emergenza sanitaria da COVID-19, si prospetta per molte imprese del comparto l'avvio di una fase estremamente difficile, in un quadro segnato dal progressivo aumento delle stime sui danni, a denotare l'eccezionalità del fenomeno che ha colpito tutto il Paese;
il drastico calo delle temperature, nelle notti del 7 e dell'8 aprile 2021, ha coinvolto tutta la penisola, devastando in modo irrecuperabile le coltivazioni nel settore ortofrutticolo e cerealicolo; in molte aree del Paese è andato perso il 95 per cento dei raccolti di kiwi e di albicocche e il 90 per cento delle susine;
danni ingenti si sono inoltre registrati per le altre produzioni, come mele, mirtilli, nocciole, pesche e uve precoci, per le quali due ultime i raccolti sono andati quasi interamente bruciati, come per i kiwi; sembra che le perdite abbiano poi interessato anche il grano, il mais e le coltivazioni orticole;
è necessario attivare con urgenza tutti gli strumenti previsti per la gestione delle calamità naturali indirizzando al fondo di solidarietà nazionale le risorse necessarie a fronteggiare un evento che si è manifestato come assolutamente straordinario;
l'agricoltura è stato il settore più esposto ai continui e repentini cambiamenti climatici degli ultimi tempi. Questo potrebbe essere il momento di ripensare ad un nuovo sistema di interventi che in tempi rapidi permetta alle imprese di disporre delle risorse necessarie per fronteggiare tali calamità, anche con il coinvolgimento dell'Unione europea, visto che le gelate hanno colpito anche altri Paesi membri,
si chiede di sapere:
se il Ministro in indirizzo sia in possesso delle stime aggiornate dei danni causati all'agricoltura dalle ultime gelate verificatesi su tutto il territorio nazionale e quali interventi straordinari intenda attivare per fare immediatamente fronte all'emergenza, permettendo alle imprese agricole una rapida ripresa produttiva;
se voglia farsi promotore, a livello europeo, della necessità di ridefinire, a fronte dei drastici eventi climatici che coinvolgono ormai diversi Paesi europei, un sistema di gestione delle calamità naturali in grado di assicurare in tempi rapidi il giusto ristoro per i danni subiti dalle imprese e garantire loro una veloce ripresa economica.